2.12.14

Boyhood



Poi guardo anche film non per paginaQ.
Tipo questo.
E' un film di cui si è molto parlato. Il regista è Richard Linklater, quello della trilogia Prima dell'Alba, Prima del Tramonto, Prima di Mezzanotte. Uno di questi li ho visti, non ricordo quale, ma non mi fece particolarmente impazzire.
Invece la trilogia è CULT.
Ho visto anche Bernie, che invece ho trovato molto bellino e lo consiglio vivamente. E' una dark commedy con Jack Black, Matthew McConaughey e Shirley MacKlaine.
Toh, ha fatto anche Waking Life che è un altro film CULT che però non ho visto.
Linklater è regista decisamente CULT.

Boyhood, però, dicevamo.
Di Boyhood si è molto parlato perché Linklater per raccontare la crescita di un ragazzino, Mason, dai 6 ai 18 anni non usa attori diversi per mostrarcelo nelle sue varie fasi di crescita, ma usa lo stesso. Richard Linklater per girare Boyhood ci ha quindi messo 12 anni, e insieme al ragazzino protagonista (Ellar Coltrane), per quei 12 anni ha seguito anche la sua sorella maggiore nel film (interpretata dalla figlia di Linklater, Lorelei Linklater), e i due attori che impersonano i genitori, Patricia Arquette e Ethan Hawk, quest'ultimo già protagonista della trilogia CULT di cui sopra.
Questo 'semplice' accorgimento rende Boyhood estremamente intimo. Non accade nulla nel film. O forse accade tutto. E' la storia di un ragazzino che diventa grande, un ragazzino normale, che fa una vita normale, con una famiglia normale, che normalmente va a scuola insieme ai suoi amici normali (una normalità texana però). Noiosa questa normalità si potrebbe pensare.
Invece no. Le quasi tre ore di Boyhood passano che neanche te ne accorgi e rimangono con te anche dopo, perché alla fine di quelle quasi tre ore tu e Mason siete davvero cresciuti insieme, e sono davvero passati dodici anni. Alla fine delle quasi tre ore a Mason gli vuoi un gran bene.
Certo un bel corraggio aver scommesso su un ragazzino di 6 anni.

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