2.4.14

Nuova Zelanda questa volta / un rullino a colori

Tra Te Anau, piccola cittadina alla fine dell'Isola del Sud che ovviamente si trova su un lago e che è una buona base per visitare il Milford Sound e gli altri fiordi della zona, e Queenstown Exco senza avvertire ferma il camper al bordo della strada. E' stanco di guidare, chiede una pausa e un cambio. Scendiamo e ci troviamo accanto a delle rotaie che così in mezzo al nulla sembrerebbero abbandonate, anche se il cartello indicherebbe il contrario.

Il montatore però fresco fresco del premio ricevuto per miglior montaggio all'Asia-Pacific Film Festival di Macao ci vede subito un set cinematografico: è la storia di due giovani e belli che in una bella giornata di sole si mettono il cappello e s'incamminano lungo dei binari che attraversano un paesaggio meraviglioso e deserto. Il cielo è limpido, intorno è silenzio, tutto risplende. In principio i due giovani sono entusiasti, si riempiono gli occhi e il cuore delle bellezze di cui sono circondati, chiacchierano e fanno progetti. Ma col passare della giornata l'entusiasmo e la felicità si trasfomano in pesantezza e angoscia: la potenza di tutta quella bellezza è troppa da sopportare, e i due quasi in uno stato di trance sceglieranno una via estrema, l'unica che sentono potrà metterli in comunione con la placida natura che li circonda.

Ma arriva saltellando un canguro... ah no, siamo in Nuova Zelanda.





3 comments:

SUBU said...

Ah ah! Stai leggendo Malouf?

sburk said...

No, ancora no.

Anche perché ho interrotto Bone People perché mi ero messa a leggere Rumiz, Gerusalemme Perduta, che ho finito ieri sera e che mi è piaciuto tantissimo.
Quindi ora riprenderei Bone People che sono a metà e le pagine sono 500...

Perché? Malouf c'entra col canguro?

SUBU said...

Quando leggerai capirai! Bellissimo Gerusalemme Perduta. Peccato per il workshop con la fotografa...