1.3.07

Universo università


E' da qualche anno che sono iscritta all'università. Non ho più l'età ma siccome non trovavo niente di meglio da fare mi sono iscritta e ora essendo a un punto decente (a buon punto mi sembrava troppo) non posso smettere. Dare gli esami non mi fa impazzire ma altrimenti mi piace abbastanza.

E poi si imparano un sacco di cose!

Questo semestre seguo 2 corsi: Teoria della Letteratura e Analisi del Cinema.

Al primo ho imparato che le nuove generazioni non conoscono a memoria il film The Blues Brothers. L'impressione è che non lo conoscano proprio. Non è preoccupante? Il Prof ha raccontato della scena quando Belushi scappando dal concerto nei sotterranei si trova davanti Carrie Fisher con un mitra inviperita perché non si era fatto vedere al matrimonio e gli sciorina la lista di scuse e alla fine si toglie gli occhiali mostrando per la prima volta i suoi occhi per chiederle pietà. Eccola qui in inglese la scena:

[after a burst of gunfire from the Mystery Woman, Jake climbs to his feet, covered in mud from the tunnel floor]
Jake: It's good to see you, sweetheart.
Mystery Woman: You contemptible pig! I remained celibate for you. I stood at the back of a cathedral, waiting, in celibacy, for you, with three hundred friends and relatives in attendance. My uncle hired the best Romanian caterers in the state. To obtain the seven limousines for the wedding party, my father used up his last favor with Mad Pete Trullo. So for me, for my mother, my grandmother, my father, my uncle, and for the common good, I must now kill you, and your brother.
[Jake falls to his knees]
Jake: Oh, please, don't kill us. Please, please don't kill us. You know I love you baby. I wouldn't leave ya. It wasn't my fault.
Mystery Woman: You miserable slug! You think you can talk your way out of this? You betrayed me.
Jake: No I didn't. Honest... I ran out of gas. I, I had a flat tire. I didn't have enough money for cab fare. My tux didn't come back from the cleaners. An old friend came in from out of town. Someone stole my car. There was an earthquake. A terrible flood. Locusts. IT WASN'T MY FAULT, I SWEAR TO GOD.
[Elwood covers his head in anticipation of more gunfire, Jake removes his sunglasses to make a wordless appeal, and the Mystery Woman visibly softens]
Mystery Woman: Oh, Jake... Jake, honey...
[Jake embraces the Mystery Woman and they kiss]
Jake: [to Elwood] Let's go.
[He drops the Mystery Woman and walks off]
Elwood: [to the Mystery Woman as he steps past her] Take it easy.


Ecco. La classe di ventenni non ha reagito in nessun modo all'esempio del Prof e quando lui non si ricordava il regista o meglio non ne era sicuro ma aveva detto quello giusto, nessuno ha detto niente, non c'è stato il coro di Landis. Agghiacciante.

Invece ad Analisi del Cinema il Prof parlando ovviamente di cinema e di come i film si possono distinguere tra più o meno analoghi alla realtà che ci circonda ha detto: "... nel mondo reale, assumendo che esista veramente il mondo reale, ma facciamo finta che esista il mondo reale, le teorie filosofiche più importanti ci dicono che esiste quindi assumiamo che esista... ".
Devo rivedermi Matrix?

Oscar 2007


Per la prima volta sono riuscita a vedere non solo tutta la cerimonia degli Oscar e molti dei film candidati, ma anche i cinque cortometraggi in gara, e cioè:

Binta and the great idea
Eramos pocos
West bank story
Helmer and son
The saviour

Noi avevamo scommesso su Binta and the great idea, non tanto perché ci fosse piaciuto di più, ma perché è commuovente, è realizzato in collaborazione con l’Unicef, ha per protagonista una bambina senegalese che innamora, affronta temi attuali tra cui la scolarizzazione e l’occidentalizzazione in Africa, la felicità (appunto, soldi significa felicità?), è molto delicato e la grande idea da cui il titolo è ironica ed interessante.
Il corto basco (Eramos pocos) è fastidiosamente indolente, parla di solitudine e bisogni, ha un inizio lento e fino a un certo punto non si capisce dove vuole andare a parare, ma ha un finale geniale.
Infine il vincitore (il mio preferito), il musical West Bank Story. Si, lo so, mmm, un musical, ma allora cantano e magari ballano anche. Si, certo. Però è molto divertente, proprio che si ride di gusto. Il corto racconta l’amore ostacolato tra una ragazza palestinese e un soldato israeliano, ed è ambientato in due fast food, Kasher King e Humus Hut (oh, tornano il fast food e Shakespeare!).
Gli altri due insomma, avevano qualcosa di interessante ma mi sono piaciuti meno. A parte, ecco si, in The saviour l’avvicinare una persona alla chiesa è utilizzata come vendetta per un amore non corrisposto.
Mi piacerebbe raccontare di più, ma in realtà tutto questo è per suggerirvi di trovare il modo di vederli perché ne vale la pena, e non vorrei rovinarveli.

The cat is on the table (near the pencil)

Oggi ci occupiamo di volatili.

Si dice “to flip someone the bird” (e forse l’avevamo già usata) per indicare il gesto del dito medio.

Si dice di una persona giovane, e più tipicamente ma non necessariamente di un ragazzo, che è uno “spring chicken”

Infine, e di questo esiste paro paro la traduzione in italiano, si dice “to be the canary in the coal mine” (in pratica i canarini venivano utilizzati nelle miniere perchè essendo piccoli erano i primi a morire per i gas tossici sprigionati, e i minatori quando non li sentivano più cinguettare potevano trarsi in salvo). Io non l’avevo mai sentita ma qui lo usano spesso, e noi ci adeguiamo.

(Ho avuto problemi di connessione casalinga e weekend girovaghi. Cerco di mettermi in pari)